Questo Philodendron dall’aspetto minimal è una piccola perla del mondo tropicale. Scoperto e classificato per la prima volta nel 1991 dal natralista olandese Joep Moonen in Guyana francece, il Philodendron Joepii è una pianta tropicale la cui caratteristica principale sono le splendide foglie trilobate, che si restringono nella parte mediana per poi riallargarsi e formare il terzo lobo in punta.
A causa di questa sua conformazione, Joep Moonen pensò inizialmente di trovarsi di fronte ad un esemplare non ben identificato che aveva subito danni da insetti o altri animali. Recandosi giorno dopo giorno presso quell’esemplare, notò però che anche le foglie nuove appena uscite presentavano quella forma, capendo così di essere di fronte ad una nuova strana specie.
Ama gli ambienti caldi ed umidi, richiede innaffiature regolari e mai troppo abbondanti; teme gli sbalzi di temperatura, che possono debilitarla gravemente, e ristagni idrici.
l Melanochrysum è un Philodendron raro, originario delle foreste pluviali colombiane, in cui lo vediamo crescere arrampicato sugli alberi. Molti Philodendron, infatti, hanno un portamento rampicante. Pensa già alla sua evoluzione per potergli riservare il giusto spazio in casa tua.Il suo fogliame è di straordinaria bellezza: le foglie, di un verde scuro, vellutate e a forma di cuore, possono raggiungere anche i 90 cm di lunghezza.
Per la sua irrigazione prediligi acqua distillata e nebulizza il suo fogliame di tanto in tanto.
Per vederlo crescere in salute sistemalo all’ombra di una tenda facendo attenzione a non esporlo mai alla luce diretta del sole che brucerebbe le sue preziose foglie.
Il Philodendron Splendid è una pianta incredibilmente sorprendente e unica che risulta dall'incrocio di Philodendron Melanochrysum e Philodendron Verrucosum.Questa pianta ibrida presenta uno straordinario insieme di foglie vellutate e lucenti caratterizzate da un bellissimo colore verde intenso.La pianta richiede poca manutenzione ed è perfetta per chi vuole godersi la bellezza di un giardino interno senza dover fare troppi sforzi.È adattabile a una vasta gamma di condizioni di illuminazione e funziona eccezionalmente bene in substrati ben drenanti.
Il Platycerium è una particolare specie di Felce epifita, quindi non ha necessità di terra per crescere, un po’ come le Orchidee. In natura ha un comportamento davvero bizzarro ed è un tipico esempio di come la vita si sia evoluta sulla terra. In natura i Platycerium crescono infatti nelle biforcazioni dei grandi alberi delle foreste, grazie alla presenza di poco materiale organico. Le radici crescono da un rizoma da cui produce due tipi di foglie: quelle basali sterili leggermente spugnose e a forma di scudo, che hanno il compito di conservare umidità e proteggere il rizoma e quelle fertili che assumono forme particolari, che ricordano le corna del cervo. Sono foglie molto grandi, appariscenti e di colore verde scuro e con aspetto opaco, determinato dalla presenza di una leggera presenza di peluria sulle foglie simile alla buccia della pesca.
Coltivare il Platycerium: temperatura e luminosità
L’ambiente ideale per il Platycerium è il nostro appartamento: la temperatura ideale è intorno ai 20°C e non tollera il freddo sotto i 12°C. Un po’ come tutte le Felci, che crescono nel sottobosco, non richiede neanche molta luminosità: è quindi una pianta perfetta per quegli angoli della casa poco baciati dal sole. Naturalmente in un luogo luminoso dà il meglio di sé e la peluria che ricopre le foglie le protegge dai raggi solari diretti.
In estate possiamo spostarla all’esterno, meglio in una posizione ombreggiata specialmente in zone soleggiate e afose.
Come rinvasare e concimare il Platycerium
Non richiede vasi particolarmente grandi: meglio un contenitore ampio e non molto profondo. I Platycerium spesso vengono utilizzati come piante ricadenti, in vasi appesi.
La vera difficoltà sarà bilanciare l’inconsistente apparato radicale con le grandi e pesanti fronde. Per evitare che un colpo di vento faccia uscire la pianta dal vaso, specialmente se si tratta di vasi appesi. In alcuni casi è necessario fissare la pianta al vaso con corde o fascette per evitarne il ribaltamento.
Per il substrato utilizziamo soltanto terriccio per orchidee, cioè per piante epifite.
Per la concimazione vi suggeriamo di utilizzare un concime liquido per piante verdi, da diluire nell’acqua dell’irrigazione ogni 15 giorni da marzo a settembre.
Come irrigare il Platycerium
In natura cresce nelle foreste tropicali e quindi ama i posti umidi e freschi. L’irrigazione è quindi importante e il terriccio deve risultare sempre inumidito. La pianta riesce a sopravvivere a periodi di siccità, ma le foglie tendono a richiudersi su sé stesse per conservare l’umidità.
Anche le foglie vanno vaporizzate, un po’ come si fa per le Orchidee. Sicuramente durante le giornate più afose dell’estate e poi quando utilizziamo in casa il riscaldamento o il condizionamento.