Al genere miltonia appartengono circa 20 specie, divise in due diverse famiglie di orchidee, le Miltonia provenienti dal Brasile e le Miltoniopsis provenienti dalla Colombia e dal Perù; oltre ad esse appartengono al genere miltonia anche centinaia di ibridi, sia naturali che artificiali. Le miltoniopsis hanno grandi fiori profumati e di colori sgargianti, simili a grandissime viole del pensiero; le miltonia invece hanno generalmente fiori a stella, di colore verdastro, con macchie marroni o porpora. Dagli pseudobulbi si dipartono foglie strette, lunghe e sottili, di un bel verde chiaro.
In primavera e in autunno dagli pseudobulbi nuovi spunta un lungo stelo su cui sbocciano numerosi fiori di grande impatto estetico e splendidi per rendere la propria casa o il proprio giardino un luogo esclusivo e accogliente.
Classificazione, origini e descrizione della Miltonia
Il genere Miltonia (appartenente alla famiglia delle Orchidaceae) comprende all’incirca 25 specie (tra cui alcuni ibridi) provenienti tutti dall’America Latina. Il loro ambiente di origine sono i freschi altopiani delle Ande al confine tra Brasile, Perù, Colombia e Bolivia, ad altitudini comprese tra 300 a 2500 m, dove crescono abbarbicate alle cime degli alberi.
Hanno foglie lanceolate che si dipartono direttamente dagli pseudobulbi presenti alla base, a forma di pera.
In natura la fioritura è quasi sempre primaverile: lo stelo viene emesso dall’ascella fogliare e può portare da 3 a 10 fiori molto grandi, colorati ed estremamente profumati.
Esposizione:
Entrambe le tipologie prediligono esposizioni non troppo luminose. L’ideale sarebbe trovar loro una collocazione nei pressi di una finestra esposta ad Ovest o, al limite, ad Est. La luce deve comunque sempre essere filtrata, specialmente da metà primavera a fine settembre: si consiglia di porre davanti al vetro una tenda spessa di colore chiaro.
Un facile metodo per monitorare l’esattezza della nostra collocazione consiste nell’osservare il colore delle foglie. Le piante in piena salute le hanno di un bel verde chiaro vivace; se diventa troppo scuro è perché abbiamo scelto una posizione troppo buia; al contrario il troppo sole scottature localizzate.
Le miltonie necessitano di posizioni luminose, ma lontane dai raggi diretti del sole che possono causare le bruciature delle foglie; solitamente se le foglie tendono a diventare verde molto scuro si cerca di porle in luogo più luminoso, se invece tendono ad ingiallire si sposta la pianta in una zona un po’ più ombreggiata.
In estate si possono porre in giardino o sul terrazzo di casa, in luogo esterno ombreggiato, possibilmente alla base di alberi o arbusti, in modo che godano dell’ombra e contemporaneamente siano protetti dai venti e da eventuali temporali. La temperatura ideale di crescita per le miltonie si aggira intorno ai 18-20°C, mentre le miltoniopsis possono resistere senza problemi anche a temperature leggermente più basse.
Clima
Entrambe si adattano con difficoltà alla vita in casa o in appartamento: per prosperare necessiterebbero di ambienti appositi in cui sia possibile regolare temperatura e umidità ambientali, con buone variazioni tra il giorno e la notte, specialmente in estate.
La miltonia in inverno richiede temperature tra i 10 e i 12°C (in casa vanno bene stanze poco riscaldate); in estate il termometro deve segnare circa 25°C nelle ore diurne per scendere a 16-18°C la notte (ad esempio una camera da letto con condizionatore).
La Miltoniopsis in inverno richiede temperature da 8°a 12°C: in estate ideale è invece una stanza con circa 20°C di giorno e 15°C nella notte.
Umidità e aerazione
Un fattore importantissimo per la salute delle nostre orchidee è il tasso di umidità ambientale. In questo caso è importante che non scenda mai sotto il 65%. In casa purtroppo è un obiettivo non facile da raggiungere, ma un importante aiuto ci può venire da nebulizzatori elettrici e frequenti vaporizzazioni manuali. Utili sono anche i sottovasi pieni di argilla
espansa e acqua da sistemare nei pressi del nostro vaso. Ricordiamoci che è l’umidità ambientale deve aumentare proporzionalmente alle temperature.
Anche una buona aerazione è importante per evitare l’insorgere di patologie fungine: teniamo il più possibile i vasi all’esterno, compatibilmente con le temperature. Diversamente cambiamo spesso l’aria, ma evitiamo assolutamente le correnti fredde, causa di appassimenti improvvisi e aborto di steli e boccioli.
Annaffiature e irrigazione
Le miltonie necessitano di molta acqua, possibilmente fornita frequentemente, evitando però i ristagni idrici che potrebbero rovinare le radici molto sottili e delicate della nostra orchidea. Ricordarsi di annaffiare queste orchidee almeno due volte a settimana, per tutto l’arco dell’anno, non lasciando mai asciugare il composto, e aumentando la frequenza delle annaffiature quando necessario. Se le annaffiature sono troppo scarse può accadere che le foglie si accartoccino, in questo caso è necessario annaffiare al più presto la pianta, che produrrà nuove foglie, lasciando seccare quelle vecchie.
Fornire del concime specifico per orchidee almeno una volta al mese.
Le radici devono affondare sempre in un substrato umido, ma mai fradicio. La frequenza delle somministrazioni dipende dalle temperature e dal tipo di fondo. In linea generale si interviene una volta la settimana, possibilmente la mattina. Possiamo versare l’acqua dall’alto o lasciare per circa mezz’ora il vaso in immersione. In ogni caso dovremo poi lasciar scolare benissimo. Evitiamo sempre di bagnare l’ascella fogliare dove si instaurano più facilmente i marciumi.
Gli esemplari tenuti su zattera (abbarbicati a pezzi di corteccia) necessitano interventi più frequenti, tramite spruzzatori. Per tutti gli scopi usiamo sempre acqua demineralizzata, osmotica o al limite piovana.
Coltivazione della Miltonia
Le orchidee Miltonia e le Miltoniopsis hanno esigenze leggermente diverse. Le prime difatti possono essere classificate come piante da serra temperata (e sono quindi più delicate ed esigenti); le seconde vivono invece egregiamente in serra fredda e sono molto più tolleranti. Vedremo in particolare i vari aspetti di cui tenere conto.
Terreno e Concimazione
Per quanto riguarda il terreno, utilizzare una composta specifica per orchidee, costituita da materiale incoerente come corteccia o fibra di osmunda. Queste orchidee necessitano di essere rinvasate almeno ogni anno, dopo la fioritura, senza necessariamente aumentare le dimensioni del vaso.
Durante il periodo vegetativo necessitano di un buon supporto: è indispensabile utilizzare un concime specifico per orchidee con macroelementi bilanciati: NPK 20-20-20. Possiamo somministrarlo una volta al mese a dose piena o ogni 15 giorni dimezzandola. Accertiamoci di aver bagnato bene le radici prima di procedere: eviteremo pericolose bruciature. Nel periodo invernale è indicato sospendere le somministrazioni per circa 2 mesi.
Moltiplicazione
In autunno o all’inizio della primavera è possibile moltiplicare la nostra pianta, dividendo i cespi di pseudobulbi, avendo cura di mantenere alcune foglie e alcune radici vigorose per ogni porzione praticata. Le nuove piante vanno subito interrate in contenitori singoli per garantire una migliore crescita delle nuove piantine.
Rinvaso
In genere queste piante si trovano in commercio nel periodo in cui fioriscono naturalmente.
Il rinvaso va fatto preferibilmente all’inizio della primavera, ogni anno.
Questo consentirà alle radici di avere lo spazio per espandersi e una buona circolazione d’aria, indispensabile per prevenire i marciumi.
Il substrato ideale è simile a quello per le phalaenopsis: bark (corteccia di pino) di pezzatura piccola e media mescolato ad altro materiale quali fibre vegetali (cocco, palma). Possiamo aggiungere anche un poco di torba e sfagno.
Entra in lista di attesaTi informeremo quando il prodotto sarà nuovamente disponibile. Lascia un indirizzo email valido per essere contattato.