Prima di parlare delle particolarità delle Paphiopedilum ibride, bisogna fare una divisione di tutti gli ibridi in tre gruppi.
Gruppo 1: le Paphiopedilum a foglie macchiate;
Gruppo 2: le Paphiopedilum a foglie verdi e fioritura singola (quando il fiore appassisce, lo stelo floreale si secca);
Gruppo 3: le Paphiopedilum a foglie verdi e fioritura multipla (quando un fiore appassisce, lo stelo floreale si allunga e ne produce un altro; a volte può produrre due fiori contemporaneamente).
Collocamento
Le Paphiopedilum sono orchidee semi-terrestri: in natura crescono sulla terra; le loro radici emergono dal substrato composto da foglie e rametti caduti dagli alberi e non partecipano nella fotosintesi. Comunque, mantengono la qualità epifita di attecchire al substrato e hanno bisogno di un certo giro (l’aria intorno, quindi non possiamo chiamare queste orchidee puramente. L’unico modo possibile di coltivare una Paphiopedilum è quello in vaso, utilizzando come substrato la corteccia di pino delle dimensioni medie e aggiungendo una fonte di calcio come conchiglie tritate o guscio d’uovo. Lo sfagno, essendo acido, non è gradito da queste piante; quindi, non si usa in nessun modo. Quando le temperature notturne stanno sopra 18°C, gruppi 2 e 3 possono stare all’aperto, in una posizione semi-ombreggiata, protetta dai raggi diretti del sole e dalle piogge. Gruppo 1 preferisce le condizioni un po’ più stabili di quelle che si trovano all’esterno.
Luce
Gruppi 2 e 3 preferiscono l’intensità media della luce (12000-14000 lux), mentre gruppo 1 sta bene con 10000-12000 lux. Il fotoperiodo per tutti i gruppi deve essere di 10-12 ore.
Temperatura
Gruppo 1 sono le orchidee da sena calda. Le temperature ideali sono 20-26°C d’estate e 17-22°C d’inverno. Gruppo 2 è da serra intermedia, ed ha bisogno di 20-23°C di giorno e 17-20°C di notte d’estate, e di 20-2 i ‘C di giorno e 15-16°C di notte d’inverno. Gruppo 3, essendo da sena intermedio-calda, preferisce 20-24°C d’estate e 18-22°C d’inverno. Tutti i gruppi hanno bisogno di differenza di almeno 3°C in temperature tra giorno e notte.
Bagnatura
Le Paphiopedilum ibride si bagnano quando il substrato si è asciugato bene ma non è ancora diventato completamente asciutto. Se per caso dopo una bagnatura l’acqua è finita sul fusto, bisogna immediatamente toglierla per evitare il marciume. Non sono assolutamente consigliate le spruzzature della parte esterna della Paphiopedilum, perché l’acqua rimasta tra le ascelle delle foglie provoca i marciumi. Concime Queste orchidee si concimano ogni 3-4 bagnature. In inverno è meglio diminuire la frequenza, concimando le nostre piante ogni 4-5 bagnature.
Fioritura
Il Paphiopedilum è un’orchidea a sviluppo simpodiale, e fiorisce dal centro del fusto giovane, appena maturato. La fioritura è soltanto indotta dalle temperature (devono sempre esserci gli sbalzi di 3°C come minimo tra giorno e notte), e dalla luce adeguata. Gruppo 1 di solito fiorisce in primavera/estate, mentre gruppi 2 e 3 preferiscono l’autunno.
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