Phalaenopsis, l’orchidea falena, è forse la migliore per la coltivazione di orchidee in casa, ed è anche una delle favorita dai serricoltori. Piante ben coltivate possono fiorire spesso, a volte con pochi fiori tutto l’anno, anche se la stagione principale è dal tardo inverno alla primavera. Le alte temperature e condizioni casalinghe sono di solito sufficienti. Gli steli fiorali di certi ibridi possono essere forzati a rifiorire tagliando la punta dopo la prima fioritura. Solo piante sane dovrebbero essere indotte a fiore ripetutamente. La coltivazione delle Doritis, un genere connesso, è pensiero di alcuni essere cospecifico con le Phalaenopsis e le Doritaenopsis, un ibrido tra il due generi, è la stessa che per le pure Phalaenopsis.
LUCE E’ facile da fornire alle Phalaenopsis. Crescono facilmente davanti a una finestra luminosa, con poco o niente sole. Una finestra a est è l’ideale in casa; è accettabile anche una finestra. Nei climi invernali nuvolosi nord, può essere necessaria una esposizione in pieno sud. Può essere fornita facilmente anche un’illuminazione artificiale. In serra devono essere ombreggiate,dal 70 all’ 85 per cento di ombreggiamento, o tra 1.000 e 1.500 candele, sono raccomandate.
TEMPERATURE Per le Phalaenopsis di solito dovrebbero essere superiori a 15°C di notte, e di un intervallo tra i 24 ed i 30°C o più durante il giorno. Sebbene temperature più elevate forzino ad una crescita vegetativa più veloce, le alte temperature devono esser accopagnate da una più alta umidità e dal movimento d’aria, il massimo consigliato può essere dai 32 ai 35°C. Sono desiderabili temperature notturne di 13° per diverse settimane in autunno, per stimolare la produzione di steli fioriferi. Temperature fluttuanti possono causare la caduta di boccioli su piante con boccioli di fiori pronti ad aprire.
ACQUA E’ particolarmente critica per le Phalaenopsis. Siccome non hanno organi per l’accumulo di acqua diversi dalle loro foglie, le piante non devono mai essere lasciate completamente asciutte. Le piante devono essere accuratamente annaffiate e non riannaffiate fino a quando non sono quasi asciutte. Durante la calura estiva in un clima asciutto, questo può avverarsi in qualsiasi giorno, in inverno una serra del freddo nord, può essere ogni 10 giorni. Dare acqua solo al mattino, in modo che le foglie asciughino prima della sera, per evitare muffe.
UMIDITA’ E’ importante per le Phalaenopsis un’umidità tra il 50 e l’80 %. In climi umidi, come nelle serre, è imperativo che l’aria umida sia in movimento. Foglie dovrebbe essere asciutte prima possibile, sempre prima che arrivi la sera. In casa, mettere le piante su vassoi di ghiaia, parzialmente riempito con acqua, in modo che le i vasi non poggino mai direttamente sull’acqua.
FERTILIZZANTE Da dare con regolarità, soprattutto quando è caldo, quando le piante spesso sono in crescita. Somministrare due volte al mese concentrazioni con quantità di azoto più elevate (ad esempio, 30-10-10), sono adatte se utilizzate un composto è a base di corteccia. Altrimenti, è meglio un fertilizzante equilibrato. Quando si desidera la fioritura,somministrate un fertilizzante con concentrazioni più alto di fosforo (come un 10-30-20), che può essere applicato per stimolare la fioritura. Alcuni coltivatori applicano il fertilizzante a un quarto della dose ad ogni annaffiatura; questo è il metodo migliore per condizioni calde e umide. Quando rinfresca, o in condizioni di nuvolosità, il fertilizzante dovrebbe essere somministrato due volte al mese a dosaggi ridotti.
RINVASO E’ meglio se fatto in primavera, immediatamente dopo la fioritura. Le Phalaenopsis in vaso devono essere messe in un mix di poroso. Il rinvaso di norma va fatto ogni uno a tre anni. Piante adulte possono crescere nello stesso contenitore fino a quando il composto inizia a decomporsi, di solito in due anni. Il marciume radicale si verifica se le piante sono lasciate in un composto fradicio.
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